Il Milan è alla ricerca di un direttore sportivo, le dichiarazioni di Igli Tare

Maggio 7, 2017

Doppio appuntamento per il Milan contro il Bologna: il primo è già stato archiviato con una vittoria convincente per 3-1 in campionato, lo scorso 9 maggio. Ma il vero banco di prova arriva tra pochi giorni, con la finalissima di Coppa Italia in programma il 14 maggio alle ore 21, allo Stadio Olimpico di Roma. In palio c’è un trofeo prestigioso che garantisce non solo visibilità, ma anche la possibilità di affrontare in estate la vincitrice del campionato nella tradizionale sfida dei campioni.

Il calendario rossonero non dà tregua: appena quattro giorni dopo, il 18 maggio, ci sarà la sfida in campionato proprio contro la Roma (per maggiori informazioni visita SlotPalace Casino9, ancora all’Olimpico, in un match che si preannuncia fondamentale per la classifica finale. A chiudere la stagione ci sarà poi l’incontro con il Monza, un derby lombardo sempre sentito e ricco di insidie.

L’estate milanista sarà comunque movimentata: in programma due amichevoli di lusso contro Arsenal e Liverpool, occasioni per testare nuovi schemi e tenere viva la passione dei tifosi.

Sul fronte societario, si attendono novità dal mercato, ma è ancora troppo presto per notizie ufficiali. Tuttavia, circolano rumors importanti legati alla ricerca di un nuovo direttore sportivo, figura chiave per impostare il futuro tecnico del club. Diverse opinioni autorevoli si sono già espresse: nei prossimi giorni capiremo se si passerà dalle parole ai fatti.

Chi è Igli Tare

Dopo che abbiamo riassunto il calendario rossonero tra successi e partite da giocare, scopriamo l’identità di un possibile candidato al ruolo di direttore sportivo: Igli Tare. Avete mai sentito questo nome? Eppure la sua carriera è notevole, sia sul campo da gioco sia dietro la scrivania.

Nato a Valona, in Albania, nel 1973, Tare ha cominciato da attaccante nel Partizani Tirana, per poi spostarsi in Germania, dove ha militato in varie squadre tra Bundesliga e serie inferiori. Il vero salto di qualità arriva in Italia, dove veste le maglie di Brescia, Bologna e infine Lazio. Con i lombardi si fa apprezzare per il gioco di sacrificio al fianco di Roberto Baggio, mentre a Bologna diventa un beniamino dei tifosi per l’impegno, più che per i gol. Conclude la carriera proprio alla Lazio, dove nel 2008 avvia una seconda vita da dirigente.

Come direttore sportivo biancoceleste dal 2009 al 2023, è stato protagonista di alti e bassi: acquisti brillanti alternati a scelte discusse e contestazioni. Tuttavia, ha contribuito a far vincere alla Lazio 3 Coppe Italia e 3 Supercoppe, parlando sei lingue e lavorando per 15 anni a stretto contatto con Claudio Lotito. Il suo nome oggi è tra i più chiacchierati per una nuova esperienza in Serie A.

Perché per Tare è importante il Milan, le sue dichiarazioni

Igli Tare si è sbilanciato pubblicamente sul suo possibile futuro al Milan, dichiarando che “lavorare per una società storica e blasonata come questa sarebbe un onore”. L’ex direttore sportivo della Lazio, libero da incarichi dopo la lunga esperienza in biancoceleste, si è definito “mezzo italiano”, sottolineando la sua lunga permanenza nel nostro Paese e la gratitudine nei confronti dell’Italia, dove lavora da oltre vent’anni. In un’intervista a La Stampa, Tare ha ribadito che per qualsiasi dirigente “il Milan è un obiettivo per tutti”, lasciando intendere che si sentirebbe pronto e motivato a ricoprire un ruolo di primo piano in una società così prestigiosa.

Le sue parole arrivano in un momento delicato per il club rossonero, ancora alla ricerca di un nuovo direttore sportivo dopo la separazione da Massara. Attualmente il preferito della dirigenza sembra essere Tony D’Amico, attualmente all’Atalanta, ma la sua permanenza a Bergamo potrebbe complicare i piani. Proprio per questo motivo, il nome di Tare torna prepotentemente d’attualità, anche grazie alla sua esperienza nel calciomercato internazionale e alla profonda conoscenza della Serie A.

Il CEO Giorgio Furlani, pur senza fretta, ha ammesso che il club è al lavoro da tempo per costruire la rosa del futuro e che la figura del ds sarà scelta con attenzione. In questo scenario, Tare ha scelto di uscire allo scoperto, rendendosi disponibile e consapevole dell’importanza della sfida. Il Milan, per lui, rappresenterebbe il coronamento di una carriera già significativa, ma ancora aperta a nuove ambizioni. Starà ora alla società decidere se accogliere il suo segnale o proseguire su altre strade.